La córza.
Negli anni settanta-ottanta, la corsa era uno degli sport più amati. La cosa più semplice e più sana per noi sublacensi, pieni di valli verdi ed ossigenate era di fare una bella corsa nel nostro territorio incontaminato.
Una delle corse più amate è stata ed è la Speata, che nei primi anni vedeva il raduno e la ponzonatura giù negli spazi antistanti il “giardino del ponte” e la partenza effettiva -dopo una bella passeggiata tra le vie di Subiaco- era situata in località “Montore”. Dodici chilometri di corsa in salita, migliaia i partecipanti (tutti vincitori morali) e veramente la festa della corsa.
Ricordo Carlo Petrini, vincitore di numerose “speate” degli anni ’80, oggi abbiamo molti atleti “forestieri” o professionisti che competono nella Speata che pur alzandone la qualità e il valore assoluto, forse tolgono quel fascino di un tempo e lo sfottò tra i compaesani partecipanti in ogni edizione.
La mia prima Speata è stata quella del 1978 a soli otto anni, la ricordo benissimo, una vera fatica ma una grande soddisfazione ed orgoglio alla fine.
Inserisco il link della “speata” http://www.laspeata.it/ che nella sua prima pagina riporta testualmente “corriamo nell’alta valle dell’Aniene”. L’augurio è che i nostri figli e domani i nostri nipoti e pronipoti possano praticare lo sport in modo sano, disinteressato e come esempio per la vita. Con la passione, l’allenamento, la tenacia e la fatica si possono raggiungere grandi rilsulati.
Un caro abbraccio all’amico Marco D’innocenti, che lui si corre seriamente e di chilometri ne macina a migliaia durante l’anno. seguitelo su http://www.amolacorsa.it.
Buona corsa (o passeggiata) a tutti.
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